giovedì 26 giugno 2014

Jim Jones, il predicatore pluriomicida e la dottrina della follia.




Nasce nel 1931. Jim Jones è un povero. L'essere povero determina la sua emarginazione. La sua emarginazione crea in lui una sorta di compassione per i neri, che in quegli anni erano vittime di discriminazioni. Voleva degli amici, e l'unico ambiente in cui si vide accettato fu la chiesa evangelica pentecostale.

Ispirato dai grandi predicatori neri, diventa anche lui un predicatore carismatico. Usando i principi di uguaglianza sociale e fratellanza, comincia a crearsi un seguito di emarginati.
Ricevendo pesanti critiche per la sua accoglienza nei confronti dei neri, decide di fondare la sua propria comunità staccandosi da quell'ambiente ostile. La california diventa la terra promessa.


Jim Jones offriva una comunità in cui si condivideva tutto. Offriva amore, lavoro e liberazione dalle discriminazioni. Chi lo seguiva doveva rinunciare a tutti i suoi beni materiali, così come Gesù insegnava a coloro che lo seguivano.

Molte persone si convinsero che lui guarisse dal cancro, che avesse evitato degli incidenti o compiuto altri miracoli. La frase che riassumeva la fede di alcuni era “I believe in Jim Jones”.

Neva Sly Hargrave: Una delle guarigioni più incredibili a cui assistetti, fu quella di una vecchietta su una sedia a rotelle. […] In seguito scoprii che quella persona che avevo visto guarire e con cui avevo pianto, era in realtà una delle segretarie truccata in modo da sembrare storpia e cieca.


Jones comincia a dare segni di squilibrio, in futuro accompagnati dall'assunzione di farmaci e talvolta di alcool. I primi segni di violenza e umiliazione fanno la loro comparsa.

Nel frattempo, il suo appoggio politico gli cosente di avere il terreno in cui costruire la nuova città, nella giungla del Guyana: Jonestown.

Wikipedia: Jones aveva concepito l'idea di creare in questo paese sudamericano un'utopia socialista, dove la fratellanza e la tolleranza avrebbero avuto la meglio sul materialismo e sul razzismo che detestava negli Stati Uniti. L'idea era quindi quella di trasformare questa comunità in un paradiso in terra: i membri venivano indottrinati con linguaggio millenaristico e tecniche di lavaggio del cervello da comune nordcoreana, coloro che abbandonavano la comune venivano definiti disertori ed esisteva una polizia informale per ostacolare, se non rendere impossibile, la diserzione.

Jonestown Houses.jpgHue Forston Jr.: Ormai sentivamo di essere coinvolti, di esserci dentro così profondamente da non poter trovare più via d'uscita.

Nella sua nuova città Jonestows c'era un sistema di altoparlanti a cui solo lui poteva accedervi. Deborah Layton: “Era in funzione 24 ore al giorno. Lui registrava dei discorsi in modo tale che durante la notte, per tutta la notte la sua voce ti parlava”.


Deborah Layton riferisce le parole all'altoparlante: Stasera sto mandando qualcuno. Qualcuno che conoscete e di cui vi fidate, che si comporterà come se volesse andarsene. Ma questa è una prova di lealtà. Voi dovrete denunciarlo.

La sua si trasformò ben presto in una mini-società totalitaria, in cui anche i familiari dei disertori li denunciano alle autorità.

Vernon Gosney: Non c'era la libertà di confidarci, perché tutto era sospetto. La cosa più proibita da esprimere era il desiderio di partire.

Wikipedia: In seguito alle richieste delle famiglie di alcuni membri (che ritenevano che i loro parenti fossero trattenuti al campo contro la loro volontà), si svolse un'indagine e si recarono al Tempio il 17 novembre del 1978 il deputato Leo Ryan, con familiari dei membri del movimento e giornalisti.

Jackie Speier, assistente del deputato Leo Ryan: Era una comunità piena di vita. Non avrei mai potuto immaginare che 24 ore dopo quelle persone sarebbero morte.

Le persone sembrano felici. Però Ryan rappresenta la via di fuga per alcuni, e l'unica possibilità di tornare a casa.

Vernon Gosney: Quando Ryan arrivò tentai di fargli avere un biglietto con su scritto “Aiutateci ad andarcene da Jonestown”. Quando uno dei reporter andò verso il padiglione, gli passai di nascosto il biglietto, ma cadde a terra. Così lo raccolsi e glielo diedi di nuovo dicendo “Le è caduto qualcosa!” Ma un bambino di nemmeno 10 anni iniziò a gridare: “Gli ha passato un biglietto!”

L'indomani, quando decine di persone manifestano la loro volontà di andarsene, Jones dice che sono liberi di farlo quando vogliono. La verità però è un'altra.

Vernon Gosney: Ryan era proprio di fronte a me. Vidi un adepto del Tempio avvicinarsi a lui da dietro. Piangeva e tremava. D'un tratto tirò fuori un coltello e disse “Basta, figlio di p****na, muori !”.

Nonostante ne esca vivo dalle coltellate, quando poi Ryan e il suo seguito si apprestano a salire sull'aereo per tornarsene, alcuni uomini iniziano una sparatoria, in cui il deputato muore.

Vi è poi un'ultima assemblea. Nella registrazione si sente Jones dire: Se non possiamo vivere in pace, allora moriremo in pace.

Così, il 18 novembre 1978, il reverendo fece distribuire un cocktail di Flavor Aid al cianuro. Ma la maggior parte delle persone morte a Jonestown non si erano suicidate, bensì uccise tra di loro. Il reverendo venne trovato morto con un colpo di proiettile alla testa; attorno a lui giacevano i corpi di più di 900 persone.

Wikipedia: Se si escludono disastri naturali e gli attentati dell'11 settembre 2001, mai tanti cittadini americani erano morti in una sola circostanza.


Tim Carter: Guardai alla mia destra, e vidi mia moglie con nostro figlio in braccio che avevano appena bevuto il veleno. Mio figlio era morto e aveva la schiuma alla bocca; perché il cianuro fa uscire la schiuma dalla bocca. Mia moglie mi morì tra le braccia, mentre stringeva il nostro bambino morto. Le dissi “ti amo”. È tutto ciò che riuscii a dire. Mi è morta tra le braccia.
 


  

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